Pregled bibliografske jedinice broj: 808222
Evoluzione periocolosa: studi sul rapporto madre- figlia nella letteratura italiana
Evoluzione periocolosa: studi sul rapporto madre- figlia nella letteratura italiana. Split: Filozofski fakultet Sveučilišta u Splitu, 2016 (monografija)
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Naslov
Evoluzione periocolosa: studi sul rapporto madre-
figlia nella letteratura italiana
(Dangerous evolution: studies on mother-daughter
relation in Italian literature)
Autori
Mihaljević, Nikica ; Todorović, Dušica
Vrsta, podvrsta i kategorija knjige
Autorske knjige, monografija, znanstvena
Izdavač
Filozofski fakultet Sveučilišta u Splitu
Grad
Split
Godina
2016
Stranica
247
ISBN
978-953-7395-89-6
Ključne riječi
madre ; figlia ; rapporto ; maternita ; letteratura italiana
(mother ; daughte r ; relation ; motherhood ; Italian literature)
Sažetak
Esaminare e comprendere il rapporto madre- figlia rappresenta un obiettivo impossibile da raggiungere fino in fondo, nonostante troviamo questo tòpos frequentemente nelle opere di numerosi scrittori italiani, in quanto si tratta di un rapporto che in ogni singolo caso assume una sfumatura diversa ed evolve con il tempo così tanto da sfuggire alla possibilità di essere decifrato. Questo studio, esamina del rapporto madre-figlia in alcuni autori ed autrici italiane, è diviso in due parti. Nella prima parte si analizzano tre scrittrici contemporanee, rispettivamente Elena Ferrante, Milena Agus e Clara Sereni, nelle cui opere, attraverso il rapporto madre-figlia che vi viene analizzato in varie sfumature, una donna diventa il doppio dell’altra. L’analisi dimostra che le protagoniste della Ferrante sono spesso l’alter-ego della scrittrice stessa e sono il prototipo della donna che affronta ed esperimenta la maternità. Nella sua opera, il motivo della bambola è ricorrente, essa è l’alter-ego delle protagoniste, è un doppio femminile performativo. Nell’opera di Milena Agus, invece, è sottolineata frequentemente la continuità del rapporto tra donna e natura, con la quale si rileva la capacità di procreare. Nella sua opera, tutti i valori e tutte le certezze della società tradizionale sono sovvertiti e questo rende il suo stile del tutto particolare, con il quale si osserva una società capovolta che tuttavia conserva i valori della società tradizionale. La Agus costruisce il suo stile partendo dal fatto che i rapporti nella società sono organizzati verticalmente e orizzontalmente, e che vengono problematizzati nel contesto della «normalità» e «anormalità» della maternità e di altri aspetti della vita umana. La Sereni, da parte sua, racconta una maternità insolita, a volte deforme e insana, a volte inesperta e subalterna. L’impronta autobiografica che delinea l’assenza della figura materna nelle sue opere in prosa non si può non notare perché influenza fortemente, destabilizzandola, una madre nel rapporto con i figli. Nel caso della Sereni, è la casa il luogo principale dove «si svolge» la maternità, perché è lì che le sue protagoniste vivono le loro battaglie, essendo questi i luoghi del bene e del male, indispensabili per l’esamina di un’identità femminile. Nella seconda parte dell’opera il tentativo è quello di esaminare alcuni approcci nuovi, intedisciplinari all’analisi del rapporto madrefiglia nella letteratura italiana. Quello che accomuna la maggior parte di questi approcci, provenienti per lo più dal paradigma costruzionista, all’ermeneutica testuale, è un forte interesse interdisciplinare al linguaggio. Esamineremo quindi i testi letterari scritti dagli uomini (da Tommaseo, Fogazzaro e Pirandello, a Pavese) nei quali si profila la possibilità di considerare attraverso nuove lenti quel rapporto a intermittenza, oppresso se non addirittura soppresso, fra madre e figlia.
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