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Musica e propaganda politica: il ruolo e la retorica della stampa quotidiana nella vita musicale di Pola e dell'Istria nel periodo tra le due guerre mondiali (1926-1943)
Musica e propaganda politica: il ruolo e la retorica della stampa quotidiana nella vita musicale di Pola e dell'Istria nel periodo tra le due guerre mondiali (1926-1943) // Music and Propaganda in the Short Twentieth Century / Sala Massimiliano (ur.).
Turnhout: Brepols, 2014. str. 131-145
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Naslov
Musica e propaganda politica: il ruolo e la retorica della stampa quotidiana nella vita musicale di Pola e dell'Istria nel periodo tra le due guerre mondiali (1926-1943)
Autori
Duraković, Lada
Vrsta, podvrsta i kategorija rada
Poglavlja u knjigama, znanstveni
Knjiga
Music and Propaganda in the Short Twentieth Century
Urednik/ci
Sala Massimiliano
Izdavač
Brepols
Grad
Turnhout
Godina
2014
Raspon stranica
131-145
ISBN
978-2-503-55246-0
Ključne riječi
musica, retorica, ideologia
(music, rethoric, ideology)
Sažetak
L’ingerenza della politica nella vita musicale di Pola nel periodo tra le due guerre mondiali, quando l'Istria faceva parte dell'Italia, era più che evidente. Non si tentava nemmeno di dissimulare l’influenza della politica sull’arte, anzi, la si ostentava con orgoglio. Nonostante l’indigenza e le condizioni sfavorevoli, a Pola in quel tempo si tenevano regolarmente rappresentazioni musicali e scenico-musicali. I programmi erano realizzati in collaborazione con i musicisti, le case operistiche, e con le compagnie di operette dei maggiori centri d’Italia, specialmente con quelle provenienti della regione Giuliana. Particolare era il rapporto della propaganda rispetto all'arte musicale: il regime ambiva a concentrare tutte le energie spirituali del popolo in un fascio, volto ad un fine ideale – l'ostentazione della forza e della superiorità del popolo italiano. La funzione della critica era di valutare positivamente e di indirizzare le conquiste musicali del fascismo. La forma ed i contenuti andavano di pari passo con le fasi evolutive del fascismo. Nel primo periodo, quello della formazione istituzionale del regime (1926-1929), gli articoli erano in primo luogo di carattere educativo, dedicati alla spiegazione del ruolo della cultura nella concezione fascista dello Stato, all'educazione dei lettori sulle biografie degli autori e degli esecutori, e sulle caratteristiche tecnico- compositive del repertorio. Nel periodo dell'accettazione in massa del fascismo (1930-1940), la critica musicale cambia gradualmente nel suo carattere. Il contenuto degli articoli è basato generalmente su due premesse: la glorificazione del Duce e la dimostrazione dello schieramento dei polesani con il regime fascista. Dopo l'entrata dell'Italia in guerra, per la prima volta la critica musicale di Pola diventa agressiva, viene messa in atto una propaganda verso la „nullita'“ della musica dei popoli nemici
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