Pregled bibliografske jedinice broj: 498856
Nora Pincherle, Savina Rupel, Milojka Mezorana: il lungo processo dell’elaborazione narrativa del trauma
Nora Pincherle, Savina Rupel, Milojka Mezorana: il lungo processo dell’elaborazione narrativa del trauma // DEP. Deportati, esuli, profughe, 15/2011 (2011) (podatak o recenziji nije dostupan, članak, znanstveni)
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Naslov
Nora Pincherle, Savina Rupel, Milojka Mezorana: il lungo processo dell’elaborazione narrativa del trauma
(Nora Pincherle, Savina Rupel, Milojka Mezorana: the long process of narrative trauma processing)
Autori
Badurina, Natka
Izvornik
DEP. Deportati, esuli, profughe (1824-4483) 15/2011
(2011);
Vrsta, podvrsta i kategorija rada
Radovi u časopisima, članak, znanstveni
Ključne riječi
testimonianze dai lager; elaborazione del trauma
(testimonies from concentration camps; narrative elaboration of trauma)
Sažetak
Nel presente articolo due testimonianze femminili dai lager nazisti recentemente pubblicate (di Nora Pincherle e di Savina Rupel, ambedue sopravvissute a Ravensbrück) vengono paragonate alle loro versioni precedenti, differenti per lingua, mezzo di espressione (orale o scritto) o genere letterario a cui si avvicinano. Tale paragone mette in risalto il fatto che ogni elaborazione narrativa del trauma è condizionata dai meccanismi del discorso, dalle regole della retorica, e dalla contingenza del momento in cui avviene la testimonianza. Nel primo caso, la testimonianza orale di Nora Pincherle, registrata e pubblicata dallo storico Marco Coslovich nel 2006, dimostra una natura dialogica del racconto che si apre al humour inesistente nei suoi ricordi scritti in francese negli anni Ottanta e fortemente subordinati alle regole retoriche della scrittura memorialistica. Savina Rupel ha testimoniato per tre volte a vari intervistatori: una volta in italiano e due volte in sloveno, la sua lingua madre. Ciò ha portato alla pubblicazione di due libri e di un film documentario tra il 2000 e il 2007. Evidenti differenze nel racconto su alcuni momenti cruciali della sua terribile esperienza, specialmente nei particolari connessi a questioni etiche, sono sintomi di quell’estrema difficoltà di testimoniare il trauma, di cui parlano gli studiosi della teoria psicanalitica (Cathy Caruth) e della teoria del discorso (Hayden White). Altre differenze nelle ripetute testimonianze di Savina Rupel dimostrano invece come la pressione sociale ed ideologica dell’ambiente dell’intervistatore possa influenzare la testimonianza. Il terzo testo qui preso in esame sono i ricordi di Milojka Mezorana scritti in croato nel 1945, ma pubblicati parzialmente soltanto nel 2006. Questo testo, rimasto sconosciuto per così lungo tempo, introduce alla riflessione sulle competenze e rivalità fra le varie discipline – in primo luogo la storiografia e la critica letteraria – nell’interpretazione della letteratura di testimonianza. Il carattere narrativo della testimonianza ci costringe a dedicare attenzione alla sua subordinazione, e contemporanea ribellione alle regole del discorso.
Izvorni jezik
Ita
Znanstvena područja
Etnologija i antropologija
POVEZANOST RADA
Projekti:
189-1890667-0659 - Rod i nacija: feministička etnografija i postkolonijalna historiografija (Jambrešić-Kirin, Renata, MZOS ) ( CroRIS)
Ustanove:
Institut za etnologiju i folkloristiku, Zagreb
Profili:
Natka Badurina
(autor)