Pregled bibliografske jedinice broj: 495701
La legge di Mosè nell'opera lucana
La legge di Mosè nell'opera lucana, 2008., doktorska disertacija, Facultas Scientiarum Biblicarum et Archaeologiae, Jeruzalem
CROSBI ID: 495701 Za ispravke kontaktirajte CROSBI podršku putem web obrasca
Naslov
La legge di Mosè nell'opera lucana
(The Law of Moses in the Lukan Work)
Autori
Tepert, Darko
Vrsta, podvrsta i kategorija rada
Ocjenski radovi, doktorska disertacija
Fakultet
Facultas Scientiarum Biblicarum et Archaeologiae
Mjesto
Jeruzalem
Datum
14.06
Godina
2008
Stranica
266
Mentor
Bottini, G. Claudio
Ključne riječi
Legge; Mosè; Vangelo di Luca; Giudeo-cristiani; Gentilo-cristiani
(Law; Moses; Gospel of Luke; Judeo-christians; Gentile-christians)
Sažetak
Nell’introduzione della tesi riporto le nozioni lessicali sui termini che riguardano la legge in Lc/At articolo i problemi principali, e preciso il modo di procedere. Il primo capitolo della tesi comprende un’ampia storia della ricerca sulla legge in Lc/At, che mette in rilievo il fatto che gli studiosi, usando spesso la stessa metodologia, raggiungono conclusioni diverse o perfino opposte. Per questo motivo ho cercato di stabilire un approccio metodologico che potrebbe garantire una maggiore oggettività, restando sempre nell’ambito del metodo storico-critico. Nel secondo e terzo capitolo ho analizzato tutti i brani di Lc e di At che trattano la legge di Mosè. Questo studio a modo di lettura continua dei brani mi ha permesso di individuare la continuità e lo sviluppo nel trattamento della legge in Lc/At. Nello studio di tutti i brani ho applicato il metodo storico-critico, eseguendo, secondo le necessità, critica testuale, critica letteraria e stilistica e confronto sinottico insieme con la critica della redazione. Inoltre, dove necessario, ho studiato anche la retorica dei singoli brani. Il quarto capitolo consiste in uno studio tematico su diverse questioni concernenti la legge di Mosè in Lc/At, dove ho cercato di attingere dalle conclusioni raggiunte nei capitoli precedenti. Nella conclusione generale ho presentato la sintesi dei risultati di questo mio studio e ho indicato le vie che uno studio futuro potrebbe intraprendere. Ho concluso che in Lc/At non c’è un’ambiguità nell’esposizione del soggetto ‘legge’. I versetti discussi di Lc 16, 16-17, letti nel loro contesto, più che ambiguità, dimostrano continuità. La legge rimane valida nella sua parte morale che riguarda l’amore di Dio e l’amore del prossimo. In tal modo si potrebbe definire Luca in un certo senso anche come tradizionalista nei confronti della legge. D’altra parte, la validità della legge dipende dal modo in cui essa viene interpretata. L’interpretazione giusta, quella di Gesù, è l’interpretazione alla luce del doppio comandamento dell’amore. Con ciò Luca si avvicina agli altri due sinottici, anche se evita di definire il comandamento come “il più grande”. Gesù fa questa interpretazione della legge come il Signore. Luca rimane sempre molto sensibile ai problemi dei giudeo-cristiani ed evita un confronto diretto. Il suo Gesù si scontra con “alcuni dei farisei”, meno con i farisei in genere ; non ci sono le antitesi al modo matteano che descrivono Gesù come un nuovo legislatore opposto a Mosè ; i costumi giudaici non sono mai direttamente rigettati, anche se dichiarati nulli in vista della salvezza, ma vengono messi in un rapporto di dipendenza dalla legge morale ; l’uso della Scrittura rispecchia talvolta quello presente negli ambienti giudaici della diaspora (4Mac) ; i personaggi principali cercano in sincerità di vivere secondo la legge e perfino un ordine divino che modifica la legge o i costumi in loro suscita meraviglia (At 10) ; i costumi giudaici vanno rispettati (anche se non hanno alcun valore per la salvezza) perfino dai gentilo- cristiani, cosa che si realizza nel decreto di Gerusalemme, e questo rispetto consiste nel porre in atto il comandamento dell’amore ; tutte le accuse contro i personaggi importanti degli inizi cristiani, che riguardano la non osservanza della legge o la mancanza di rispetto verso il Tempio, risultano false, e questo vale perfino per Paolo. Per Luca, quindi, la legge rimane valida nel senso profetico e morale (Lc 16, 16- 17 ; 10, 25-27) e continua a parlare di Gesù (Lc 24, 27.44) e ciò fino alla fine del suo dittico (At 28, 23). La corretta lettura della legge è possibile solo in rapporto con Cristo, metendosi nella sua sequella e aderendo a lui.
Izvorni jezik
Ita
Znanstvena područja
Teologija