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Pregled bibliografske jedinice broj: 317622

Quod slavice dicitur- seguendo le traduzioni romanzo-slave nella Spalato medievale


Marasović-Alujević, Marina
Quod slavice dicitur- seguendo le traduzioni romanzo-slave nella Spalato medievale // Adriatico/Jadran, rivistà ; ; ; di cultura tra le due sponde
Split, Hrvatska, 2008. str. 300-308 (predavanje, međunarodna recenzija, cjeloviti rad (in extenso), znanstveni)


CROSBI ID: 317622 Za ispravke kontaktirajte CROSBI podršku putem web obrasca

Naslov
Quod slavice dicitur- seguendo le traduzioni romanzo-slave nella Spalato medievale
(Quod slavice dicitur- following the latin- croatian translations in the Medieval Split)

Autori
Marasović-Alujević, Marina

Vrsta, podvrsta i kategorija rada
Radovi u zbornicima skupova, cjeloviti rad (in extenso), znanstveni

Izvornik
Adriatico/Jadran, rivist&agrave ; ; ; di cultura tra le due sponde / - , 2008, 300-308

Skup
Adriatico/Jadran, Congresso Internazionale della cultura Adriatica (Fondazione Ernesto Giammarco)

Mjesto i datum
Split, Hrvatska, 06.09.2007. - 07.09.2007

Vrsta sudjelovanja
Predavanje

Vrsta recenzije
Međunarodna recenzija

Ključne riječi
Traduzioni romanzo-slave; Spalato medievale
(Latin – Croatian translations; Medieval Split)

Sažetak
Nelle fonti medievali di Spalato, nelle descrizioni dei toponimi, di frequente appare accanto al nome latino quello slavo, determinato dalla frase “ quod slavice dicitur” . Queste possono essere considerate come le pi&ugrave ; ; ; antiche traduzioni romanzo-slave nella toponimia di Dalmazia. L’ autrice considera questo fenomeno attraverso alcuni esempi tra i quali &egrave ; ; ; particolarmente significativo il toponimo Lučac con il quale &egrave ; ; ; denominato il sobborgo di Spalato ad est del centro storico. Fin’ ora nelle interpretazioni dell’ origine del toponimo si partiva dall’ ipotesi che Lućac fosse la traduzione croata del toponimo latino Arcuzum o Arcuzium. Una tale interpretazione era basata su un documento storico del 1397 nel quale viene citato in modo esplicito “ in arcuzzo ubi slavice dicitur na Luzaz” , vale a dire sulla presunzione che il toponimo fosse stato formato per via di alcuni archi artificiali. Ĕ molto pi&ugrave ; ; ; convincente l’ ipotesi che Lučac fosse il toponimo autentico croato formatosi come diminutivo del sostantivo luk (arco), come lo aveva ipotizzato P. Petrić. La conferma di una tale interpretazione , l’ autrice la trova nei due toponimi analoghi a Kaštel Sućurac, nelle vicinanze di Spalato. Il primo riguarda il toponimo sul pendio di Kozjak sopra Kaštel Sućurac dove si trova pure una cresta naturale a forma d’ arco chiamata Luko, un tipo di derivato dello stesso sostantivo luk. Questo toponimo non ha la sua traduzione latina , ma un nome latino diverso- Vipera, anch’ esso provenuto dalla forma della roccia naturale, ma con un’ interpretazione semantica differente. Come un confronto interessante nell’ interpretazione dell’ origine del toponimo Lučac potrebbe servirci un altro toponimo a Kaštela. Nello stesso documento del 1397 nel quale viene menzionato il quartiere Lučac a Spalato si trova l’ indicazione che anche a Kaštel Sućurac esiste un tale toponimo, anch’ esso caratterizzato da una cresta naturale. Nella toponimia di Spalato esiste un gran numero di nomi che gli abitanti romanzi avevano dato prima dell’ apparizione del nome croato. Questo &egrave ; ; ; il caso dei coi numerosi nomi dei santi che sono stati formati con la nota unione del prefisso dalmatico sut, sta col nome croato del santo. Alcuni toponimi pre-slavi, come, per esempio Poljud, Špinut, Lovret, Bol, sono derivati da caratteristiche naturali e anche se potevano essere stati tradotti in croato, hanno ottenuto la forma odierna con la trasformazione dalla forma originaria romanza. Ad un gruppo minore dei toponimi medievali appartengono quelli per I quali accanto al nome latino viene indicata in modo esplicito la versione croata con la formula “ quod slavice dicitur” . Questo, oltre che per Lučac, &egrave ; ; ; il caso del il toponimo Trstenik, menzionato come in Calamito oppure Calamet. Allo stesso gruppo bisogna aggiungere anche il toponimo Lapidosum determinato col nome croato Plokita. Nel caso del toponimo Na archibiscupcie gnive non esiste la traduzione romanza. Avendo presente il primo gruppo dei toponimi col significato topografico in cui la possibile traduzione croata non &egrave ; ; ; mai avvenuta, l’ autrice considera che nei documenti con l’ usuale espressione “ quod slavice dicitur” si tratti di originali croati e traduzioni latine.

Izvorni jezik
Ita

Znanstvena područja
Filologija



POVEZANOST RADA


Projekti:
244-2440820-0807 - Romanizmi u onomastici grada Splita (Marasović-Alujević, Marina, MZOS ) ( CroRIS)

Ustanove:
Filozofski fakultet u Splitu


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Marasović-Alujević, Marina
Quod slavice dicitur- seguendo le traduzioni romanzo-slave nella Spalato medievale // Adriatico/Jadran, rivistà ; ; ; di cultura tra le due sponde
Split, Hrvatska, 2008. str. 300-308 (predavanje, međunarodna recenzija, cjeloviti rad (in extenso), znanstveni)
Marasović-Alujević, M. (2008) Quod slavice dicitur- seguendo le traduzioni romanzo-slave nella Spalato medievale. U: Adriatico/Jadran, rivistà ; ; ; di cultura tra le due sponde.
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