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La legge come sopruso: Le autorità ; ; municipali e la vita privata nella Repubblica di Dubrovnik a cavallo tra Medioevo ed Età ; ; moderna
La legge come sopruso: Le autorità ; ; municipali e la vita privata nella Repubblica di Dubrovnik a cavallo tra Medioevo ed Età ; ; moderna // Acta Histriae, 10 (2002), 265-283 (podatak o recenziji nije dostupan, članak, znanstveni)
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Naslov
La legge come sopruso: Le autorità ; ; municipali e la vita privata nella Repubblica di Dubrovnik a cavallo tra Medioevo ed Età ; ; moderna
(The violence of law:municipal authorities and a private life in the Republic of Dubrovnik in the Middle Ages and Early Modern time.)
Autori
Janeković Roemer, Zdenka
Izvornik
Acta Histriae (1318-0185) 10
(2002);
265-283
Vrsta, podvrsta i kategorija rada
Radovi u časopisima, članak, znanstveni
Ključne riječi
Repubblica di Dubrovnik; legge; vita privata
(The Republic of Dubrovnik; law; private life)
Sažetak
Alle soglie dell’ età ; ; moderna, la disciplina religiosa diveniva disciplina civile, si ergeva a fondamento del nuovo modello di uomo civile. Le regole comportamentali caratteristiche degli ordini religiosi, specialmente di quelli appartenenti al movimento devotio moderna, entravano a far parte, in modo nuovo, delle prescrizioni legislative che controllavano il corpo ed il comportamento. Al posto dell’ autocontrollo veniva imposto il controllo perpetrato dalle autorità ; ; ufficiali e dai loro delatori. Le sanzioni non erano più ; ; solamente morali, nè ; ; erano abbandonate alla coscienza individuale. Tutti i mezzi di controllo, tutti i provvedimenti a disposizione delle autorità ; ; statali erano assoggettati al controllo della disciplina individuale. L’ influsso della nuova ondata di spiritualità ; ; e moralità ; ; cattolica si fuse a Dubrovnik con la concezione medievale dell’ ordine, che definiva la posizione dell’ individuo e proteggeva la compagine sociale, e con la nuova visione, tipica dell’ Età ; ; moderna, delle competenze e degli obblighi dello stato. La Repubblica ragusea era uno dei pilastri più ; ; devoti della Controriforma, pur contemplando finalità ; ; indipendenti dalla fede: la stabilità ; ; dell’ assetto, l’ indisputabilità ; ; della gerarchia sociale ed il consenso. La fede cattolica fungeva, inoltre, da segno del netto confine culturale tra la Repubblica e i paesi confinanti. Ogni disordine ed inquietudine poteva portare alla dissoluzione delle strutture politico-sociali. Le autorità ; ; perpetravano, quindi, un severo controllo su tutti i fronti, e pertanto anche sul piano individuale. Nei limiti del possibile, il disciplinamento dei sudditi avveniva tramite concessioni, ma, quando ciò ; ; risultasse inefficace, le autorità ; ; non esitavano ad avvalersi di misure, atte a conseguire l’ ordine con la forza. Ciò ; ; non riguardava soltanto la regolamentazione della criminalità ; ; , ma anche la morale ed il comportamento dei sudditi nella vita privata. Il controllo sulla sfera privata dei cittadini avveniva in termini di interazione tra lo Stato e la Chiesa, nel senso che le dottrine ecclesiastiche fornivano una base etica alle disposizioni legislative. La sempre più ; ; spiccata retorica cristiana, emergente dalle leggi ragusee del XV e XVI secolo, era senza dubbio dovuta, in parte, alla crescente sensibilità ; ; religiosa del tempo. Il disordine socio-politico, ivi menzionato, veniva regolarmente spiegato in termini di peccato, in modo tale da creare un legame diretto tra il disordine della natura umana e del comportamento individuale ed il disordine sociale. E ciò ; ; , senza dubbio, apriva la strada all’ intervento governativo. Le autorità ; ; della Repubblica si servivano di insegnamenti morali universalmente noti come copertura per fini di altro tipo. Esse, spinte da motivazioni molteplici, attuavano una repressione ed un disciplinamento della sessualità ; ; ben più ; ; efficace di quello tentato dalla Chiesa medievale. Il moralismo dei legislatori ragusei si differenziava dalla severità ; ; morale e dal controllo, perpetrati negli stati protestanti, soprattutto per il fatto che, mentre le Chiese riformate si accollavano le sfere di competenza dei poteri temporali, a Dubrovnik avveniva, invece, l’ esatto contrario. Con l’ aiuto di un apparato amministrativo ben organizzato e ramificato, il governo raguseo assumeva il controllo dell’ educazione morale dei cittadini, battendo sul tempo e per efficacia stati europei ben più ; ; grandi e potenti. Mentre negli altri stati la riforma tridentina segnava l’ inizio di una cooperazione fra Stato e Chiesa, avente come fine la diffusione e l’ imposizione di una nuova morale famigliare e sociale, la Repubblica di Dubrovnik seppe mantenere le redini del controllo nelle proprie mani.
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