ࡱ> VXU5@Xbjbj22 1\XX: hhh r ~~~ 8  2 H "j j j j j j $R;$6u~ j j 6~~j j  ~j ~j  8~~j & % 0_VF_~~~~_~ j h J <X 6j j j 66$  Monitoraggio e trattamento di Fascioloides magna nell allevamento semi-intensivo del cervo rosso in Croazia (*) Z. Janicki, D. Konjevi, K. Severin Cattedra di Biologia, Patologia e Allevamento della Selvaggina, Facolt di Medicina Veterinaria, Universit di Zagabria, Heinzelova 55, 10 000 Zagabria, Croazia E-mail:  HYPERLINK "mailto:janicki@vef.hr" janicki@vef.hr Parole chiave: Trattamento Antiparassitario, Cervo, Diagnosi, Fascioloides magna, Monitoraggio Parassitologico. RIASSUNTO La presenza della distomatosi epatica americana (Fascioloides magna) in specie di ruminanti selvatici in Croazia fu per la prima volta rivelata nel gennaio 2000. Allo stesso tempo, sono apparsi problemi di adeguato controllo parassitologico e trattamento in popolazioni di cervi in cattivit. La quarantena e protocolli di valutazione dello stato sanitario, cos come linfluenza della migrazione e del trasporto, dovevano essere valutati nellallevamento del cervo. Furono introdotti metodi non invasivi per stimare la prevalenza di Fascioloides magna in sistemi di allevamento semi-intensivi. Sono state effettuate le analisi coprologiche su 264 campioni fecali. Il trattamento antiparassitario pi efficace stato utilizzato sia come trattamento collettivo che individuale. Il trattamento stato esteso nella stessa regione a popolazioni selvatiche di cervi. INTRODUZIONE Gli ospiti naturali del trematode Fascioloides magna sono specie americane di cervo. Limportazione incontrollata di selvaggina esotica nei territori di caccia europei (tra questi, anche specie americane di cervo) stata probabilmente la via principale di introduzione della distomatosi epatica americana alla fauna autoctona europea. In accordo con questo, Bassi riport un episodio di fascioloidosi in cervi in Italia nel 1875 (Malek, 1980). Quale conseguenza del trasporto e della naturale migrazione della selvaggina, il primo rapporto fu seguito da rapporti da Germania, Austria, Slovenia, Repubblica Ceca, Repubblica Slovacca e altri Paesi (Kotrl e Kotrly, 1980; Malek, 1980; Pfeiffer, 1982). La prima segnalazione sulla fascioloidosi nel cervo rosso (Cervus elaphus L.) da territori di caccia Croati era basata sullesame parassitologico di fegati consegnati, a seguito di abbattimento sanitario a causa delle scadenti condizioni dei cervi di provenienza, dalla regione ipraaat nella Baranja Orientale (Marinculi e coll., 2002). Marinculi e coll. (2002) trovarono lesioni focali multiple a grandezza di prugna, protundenti dalla superficie del fegato. Le lesioni si dimostrarono essere cisti di tessuto connettivo con parete spessa 3 mm. Dalle cisti furono isolati trematodi di grandi dimensioni. Questi reperti implicano la necessit di condurre un monitoraggio parassitologico nelle popolazioni di cervi, per controllare la fascioloidosi nel cervo rosso Croato e per prevenire la possibile diffusione della distomatosi epatica americana al bestiame allevato. Per questo il Ministero dellAgricoltura, Foreste e Gestione Acque ha predisposto un team di esperti e un programma dal nome Un protocollo per il controllo della fascioloidosi in Baranja. In accordo con il protocollo approvato, il primo punto stata la determinazione dellarea e lintensit di invasione della distomatosi. MATERIALI E METODI Nellarea in esame (la regione Baranja, lungo il fiume Danubio) stata organizzata la raccolta sistematica, in 17 diverse locazioni, di campioni fecali da cervi rossi (Cervus elaphus L.). Durante linverno 2000-2001 sono stati raccolti 264 campioni dalle aree di alimentazione. La popolazione stimata nellarea era di circa 900 cervi. Nella stessa area eprehat furono usate recinzioni per lallevamento semi-intensivo del cervo. Alcuni dei campioni furono raccolti durante lautunno 2001 direttamente da cervi immobilizzati chimicamente o soppressi. Tutti i campioni fecali furono esaminati con la procedura di sedimentazione, quale analisi fecale standard presso il Dipartimento di Parassitologia, Facolt di Medicina Veterinaria di Zagabria. Nellarea recintata eprehat furono catturati a scopo sperimentale 23 femmine e un maschio. Linvasione del gruppo rinchiuso da parte di F. magna fu anchessa determinata con procedura di esame fecale standard. La popolazione trattata di cervi fu suddivisa in 3 gruppi: selvatici, catturati (eprehat, n=23) e femmine catturate (Zlatna Greda, n=17). Il trematocida consigliato, Triclabendazole, fu somministrato in due modi: somministrazione orale e individuale. Prima di offrirla alla popolazione selvatica, una miscela di sale e trematocida, quale trattamento non individuale, venne testata per somministrazione orale (o.s.) sul gruppo catturato di eprehat. La miscela venne preparata a partire dai componenti di base dei blocchi salini utilizzati per i cervi, aggiungendo una sospensione di Triclabendazole. Un chilogrammo di miscela salina era composta da: 2,5% stucco (CaSO4); 60% sale (NaCl); 10% gesso (CaCO3); 17,8% calce (Ca (OH)2); 9,7% Benal (polvere inerte) e 750 ml di sospensione Fascinex 10% (Triclabendazole 100 mg/ml). La preparazione fu ultimata mescolando ed essiccando per 24 ore a 40C (max.). Quindi 80 g di tale miscela contengono 6 g di Triclabendazole, che rappresenta la singola dose per 100 kg di cervo rosso. Un chilogrammo di miscela era sufficiente per circa 12 cervi. La miscela venne offerta ai cervi su tavole di alimentazione, con un po di grani di mais sopra per aumentarne lattrattiva. Il consumo era pressoch completato a 48 ore dallesposizione. Un secondo trattamento/esposizione venne eseguito dopo 7 giorni, e 30 giorni dopo questultimo venne effettuato il controllo fecale. Durante il febbraio 2002, 17 femmine che furono sottoposte a trasporto dallarea recintata Zlatna Greda ricevettero dosi effettive individualmente determinate di Triclabendazole di 60 mg/kg (6 g/100 kg). Una terapia individuale fu utilizzata per queste femmine, sotto forma di somministrazione diretta intra-ruminale di Triclabendazole, in due modi: con un lungo ago e con tubo esofageo. Entrambe le modalit hanno richiesto limmobilizzazione chimica dellanimale. Campioni fecali vennero prelevati individualmente durante la procedura. Ogni femmina venne pesata, e il dosaggio venne determinato in base al peso. Dopo il trattamento individuale tutti gli animali vennero tenuti in area recintata per 30 giorni, e poi nuovamente esaminati per la presenza di uova di F. magna attraverso esame delle feci. RISULTATI Nel periodo dal 2001 al 2002 un totale di 264 campioni fecali, provenienti da cervi selvatici e da 17 diverse locazioni, vennero sottoposti ad analisi; di questi, 143 campioni, pari al 54,1% del totale, mostrarono di contenere diverse quantit di uova di F. magna. Il numero di campioni raccolti rappresenta il 29,3% della popolazione totale. La positivit nella popolazione selvatica variata dal 26% al 71%, in dipendenza dellarea di raccolta campioni. I risultati degli esami fecali rappresentano il numero di uova trovate in 3 grammi di feci per i soggetti selvatici e per quelli in cattivit trattati oralmente, e in 10 grammi di feci per le femmine in cattivit, con riferimento a ogni campione. Dopo la somministrazione orale della miscela di sale e trematocida, stato osservato, ovviamente, una calo delle uova di F. magna nelle feci del gruppo in cattivit. Prima del trattamento individuale delle femmine catturate (n=17), lanalisi di campioni fecali raccolti individualmente aveva mostrato che 6 delle 17 femmine erano infette. Dopo il trattamento (30 giorni) lanalisi ripetuta su campioni individuali evidenzi che una femmina mostrava uova di F. magna. DISCUSSIONE La diagnosi di fascioloidosi tramite esame fecale difficile, a causa delle molte similarit nella morfologia della uova escrete dai membri della famiglia Fasciolidae. Quindi, lesame post mortem del fegato il metodo di diagnosi pi efficace nel caso di fascioloidosi. Tuttavia, per evitare labbattimento non necessario dei cervi, la maggior parte delle diagnosi basata sullesame fecale. Dai nostri risultati, potremmo stimare che oltre il 50% della popolazione di cervo rosso della Baranja era invasa da F. magna. Tale risultato indica una scoperta molto tardiva dei cervi invasi nella regione Baranja. Si pensa che il parassita sia stato introdotto nellarea da cervi dalla vicina Ungheria, sotto forma di parassiti adulti per la naturale migrazione dei cervi invasi, o come diversi stadi vitali (uova, attraverso Limnea sp. o metacercarie) attraverso il fiume Danubio. Comunque sia, lapparizione di F. magna in una nuova area coperta da una tipica diminuzione della grandezza del corpo allinizio dellinvasione (Kotrl e Kotrly, 1980), che genera confusione nella determinazione, rendendola simile a Fasciola epatica. Perci la percentuale e lintensit di invasione, stando ai nostri risultati, suggeriscono che linvasione del cervo rosso nella regione Baranja iniziata due o anche tre anni prima della prima determinazione di F. magna. Nel corso della storia del trattamento della fascioloidosi sono stati somministrati diversi medicamenti a diverse specie di cervidi, allo scopo di controllare o anche eradicare F. magna dallospite (Foreyt e Todd, 1976; Foreyt e Drawe, 1978; Ronald e coll., 1979; Stromberg e coll., 1984; Pybus e coll., 1991). In queste prove il Triclabendazole si dimostrato il pi efficace nel cervo rosso grazie alla sua pari efficienza sugli stadi maturi e giovanili del parassita, soprattutto di F. magna (Pybus e coll., 1991). Lefficacia tuttavia non dipende solo dalla scelta del trematocida ma anche dalla via di somministrazione. Il trattamento pi efficace (quasi 100%) la somministrazione di Triclabendazole direttamente nel rumine utilizzando un lungo ago. Daltra parte, considerando nello specifico il trattamento di animali selvatici, il modo molto pi semplice ed economico lofferta del trematocida con lalimento. In questo caso, lefficacia del trattamento pu raggiungere solo il 63% (Qureshi e coll., 1994). Il problema principale nel considerare lapplicazione per o.s. di un alimento terapeutico a qualunque popolazione il raggiungimento di un dosaggio efficace negli animali inferiori, evitando sovradosaggio ed effetto tossico in quelli dominanti. Perci mescolando il Triclabendazole con sale si potrebbe limitare la quantit di miscela assumibile in una visita alla tavola dellalimento da parte dei cervi dominanti, rimanendone cos a sufficienza per trattare quelli inferiori (per la maggior parte femmine e giovani). Furono installate tavole per lalimentazione supplementari, per evitare laffollamento alle tavole stesse e diminuire linfluenza della gerarchia. Ogni tavola venne riempita con un chilogrammo di miscela. Considerando le visite mattutine e serali dei cervi alle aree di alimentazione e alle tavole di alimentazione vicine, lintera quota venne consumata in 48 ore, base per un buon effetto terapeutico. In questo modo la quantit terapeutica di Triclabendazole venne consumata da una (dominanti) a tre (inferiori) visite dei cervi in un tempo breve. Grazie alla tolleranza terapeutica del Triclabendazole e alla elevata percentuale di sale per limitare lassunzione, non venne osservato alcun effetto di sovradosaggio o tossico. In accordo coi nostri risultati, il calo delle uova di F. magna nelle feci dei cervi dopo somministrazione orale di Triclabendazole in miscela con sale in animali tenuti in recinti sperimentali ha giustificato il trattamento dei cervi selvatici con questo economico, semplice ed efficace metodo. La popolazione selvatica fu trattata due volte nel febbraio 2002 attraverso offerta della miscela con intervallo di due settimane, sfortunatamente senza seguente prelievo fecale. Il metodo di somministrazione pi consigliato ed efficace lapplicazione diretta intra-ruminale di Triclabendazole. Il vantaggio della somministrazione individuale la possibilit di determinare il dosaggio preciso previo pesatura dellanimale catturato/immobilizzato. Lapplicazione con ago pi adatta di quella con tubo esofageo, grazie alla procedura di manipolazione pi semplice e pi rapida e con meno complicazioni possibili. Limmobilizzazione chimica del cervo comunque fortemente consigliata in entrambi i casi. La spiegazione per lesame fecale positivo 30 giorni dopo il trattamento nel caso della femmina trattata individualmente potrebbe risiedere in una dose stimata erroneamente, in applicazione impropria o in un periodo di ri-esame troppo breve. Il controllo della fascioloidosi in Croazia dovrebbe essere basato su analisi coprologiche regolari, abbattimento di tutti gli animali clinicamente ammalati e trattamento preventivo. Gli animali destinati a trasporto dovrebbero essere trattati individualmente (100% di efficacia), tenuti chiusi in recinti per 30 giorni e controllati ancora prima del trasporto. Viene incoraggiata lintroduzione di un protocollo di monitoraggio dello stato sanitario nella gestione della selvaggina (Corn e Nettles, 2001; Konjevi e coll., 2002). RIFERIMENTI BIBLIOGRAFICI Corn J. L., Nettles V. F., 2001. Health protocol for translocation of free-ranging elk. J. Wildlife Diseases, 37, 413-426. Foreyt W. J., Todd A. C., 1976. Development of the large American fluke, Fascioloides magna, in white-tailed deer, cattle and sheep. J. Parasitology, 62, 26-32. Foreyt W. J., Drawe D. L., 1978. Anthelminthic activity of albendazole in white-tailed deer. American J. Veterinary Research, 39, 1901-1903. Konjevi D., Slavica A., Janicki Z., 2002. Potreba za zdravstvenim nadzorom u uvjetima estog premjeatanja divlja iu loviatima RH. Veterinarska stanica, 33, 95-103. Kotrl B., Kotrly A., 1980. Zur Verbeitung von Helminthen dirch eingefhrtes Wild. Angew. Parasitol., 21, 79-82.<b* , 7 A B e f g u v w x % 7  UbZhñæuhææbææ^æææh>Q h>QCJh>Q0J6OJQJ]&jh>Q6>*OJQJU]h>Q6>*OJQJ] jh>Q6>*OJQJU]h>Q6OJQJ]"h>Q56OJQJ\]mH sH h>QOJQJh>Q5OJQJ\h>Q0J5OJQJ\h>Q56CJOJQJ\]h>Q5CJOJQJ\$b* , 7 8 w x TUbX#Y#c#''$dha$$dha$$dha$$dha$$dha$UXXX`DEhi2#:#Y#c#b$j$&&''(((((* *<+B+++_,o,F-N-. .8/@/i6q6N>>2?f? @.@@@tAAB C CCCDPP(PQQR2RORɺɺɺɺɺɺUh>QOJQJmHsHh>Q6OJQJ]mH sH h>QOJQJmH sH h>Q5OJQJ\h>Qh>QH*OJQJh>Q6OJQJ]h>QOJQJA'(L>N>>x?@A CPPQ0Jjh>Q0JUUh>Q h>Q0Jh>QOJQJh>Q6OJQJ]h>Q6OJQJ]mH sH h>QOJQJmH sH h>QOJQJmHsHh>Q6OJQJ]mHsH-esentata al Workshop Gestione Zootecnica e Sanitaria degli Ungulati Selvatici. LVIII Convegno Nazionale S.I.S.Vet. Grado, 24 settembre 2004. PAGE  PAGE 3 XXX$dh^`a$/ 01h. A!n"n#$n% DyK janicki@vef.hryK ,mailto:janicki@vef.hr@@@ NormalCJ_HaJmHsHtHH@H Heading 1$@&56\]mH sH F@F Heading 2$@&5CJOJQJ\N@N Heading 3$$dh@&a$5OJQJ\DA@D Default Paragraph FontVi@V  Table Normal :V 44 la (k@(No List 4B@4 Body Text6]6U@6 Hyperlink >*B*ph>@>  Footnote TextCJaJ@&@!@ Footnote ReferenceH*4 @24 Footer  %.)@A. Page Numberl; ;\1pq78wxTUb XYc&3'3A33]4456i6<77J8"99:;;;;;;;;;M90M90M90M90M90M90M90M90M90M90M90M90M90M90M90M9000000(000000(0000p0p0p0p0p00p0p0 00pMy0My0wMy0My0@0@0My0w ORX"%+'XX#&-X$Afu;X !!X!\!!D\!43#W!\!K6K6W677e8e8;U6^6^6 7 7i8i8;B*urn:schemas-microsoft-com:office:smarttagscountry-region9*urn:schemas-microsoft-com:office:smarttagsState8*urn:schemas-microsoft-com:office:smarttagsCity9*urn:schemas-microsoft-com:office:smarttagsplace l78Aguy79TUhi  `aRil:;XYjl   B!C!!!""o"q"N#P#$$ $ $%%@%B%))q,r,-a.&3'3A33344]4c4k4p4~444444445555 5,5-55585@5A5G5H5T5U5^5_5h5m5555555666i6s6x6666666666667'7(7-7O7a7c777777777 88888888"92939?9@9F9G9T9U9[9k9t9}999999 ::#:/:::::::::j;t;;;;;;;;01o68vySUab WYbc%3'3@3b333@4~445l5m55566667O777&8J8v8w88"9[99999c:::;;;;3333333333UaYb::;;;:;;;Luisa VolpelliLuisa VolpelliLuisa VolpelliLuisa VolpelliLuisa VolpelliLuisa VolpelliLuisa VolpelliLuisa VolpelliLuisa VolpelliJANICKI!>Q@p 3467;;PP@PP(@P>P@PPP@P@UnknownGz Times New Roman5Symbol3& z ArialABook Antiqua"1%bF%bF1j1jYn24dj:j:2H(?!hControllo e trattamento di Fascioloides magna nell allevamento semi-intensivo del cervo rosso in CroaziaLuisa VolpelliJANICKIOh+'0 0<HX ht   iControllo e trattamento di Fascioloides magna nellallevamento semi-intensivo del cervo rosso in CroaziamontLuisa VolpellituisuisNormaloJANICKI2NIMicrosoft Word 10.0@G@N%@N%1՜.+,D՜.+,T hp  5DiSPAjjj:A iControllo e trattamento di Fascioloides magna nellallevamento semi-intensivo del cervo rosso in Croazia Title 8@ _PID_HLINKSAd"mailto:janicki@vef.hr  !"#$%&'()*+,-.012345689:;<=>?@ABCDFGHIJKLNOPQRSTWRoot Entry F%YData /1Table7_WordDocument1\SummaryInformation(EDocumentSummaryInformation8MCompObjj  FMicrosoft Word Document MSWordDocWord.Document.89q