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Il dialetto, voce inimitabile del patrimonio antropologico e comunitario istro-quarnerino (CROSBI ID 261703)

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Deghenghi Olujić, Elis Il dialetto, voce inimitabile del patrimonio antropologico e comunitario istro-quarnerino // La Battana, 177 (2010), 9-58

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Deghenghi Olujić, Elis

talijanski

Il dialetto, voce inimitabile del patrimonio antropologico e comunitario istro-quarnerino

Si sostiene spesso che la conoscenza e la pratica di un dialetto possano rappresentare un impedimento all'apprendimento e all'uso corretto della lingua. Inoltre, si reputa che i dialettofoni debbano compiere uno sforzo maggiore per contenere ed impedire l'inevitabile depauperamento dell'espressione orale e scritta nella lingua letteraria. Forse sarà anche vero, ma lo sforzo richiesto è minimo ed irrilevante rispetto a quanto si riceve in cambio. Difatti, sono almeno due gli innegabili privilegi propri di chi pratica un dialetto: essere l'affidatario e il responsabile della sopravvivenza di un patrimonio culturale ed umano da trasmettere nel tempo, e poter godere della libertà di scegliere il codice in cui parlare o scrivere. Quella medesima libertà che Dante fece propria a suo tempo, quando colse l'opportunità di scegliere tra il latino da una parte e il volgare dall'altra. La sua fu una scelta consapevole. Aveva previsto con acutezza e lungimiranza che quel suo volgare sarebbe diventato in futuro una luce intensa, in grado di offuscare e sostituire un sole (il latino), avviato già verso il tramonto (Convivio). Dal punto di vista linguistico, anche gli italiani di Croazia e Slovenia sono in una posizione privilegiata, perché hanno l'opportunità di scegliere tra almeno tre codici linguistici diversi, che usano in armonia con le occasioni e le circostanze, ed in base all'interlocutore: il dialetto, di cui non possono fare a meno perché è parte del loro codice genetico, la lingua italiana e, infine, la lingua croata o slovena. A chi considera che la pratica del dialetto possa rappresentare un ostacolo al "parlar forbito", va ricordato quanto segue: per un dialettofono, ed anche per gli italiani di Croazia e Slovenia, il solo modo per arginare il depauperamento linguistico non è rinunciare al dialetto, ma ruminare molte letture, entrare nelle splendide cattedrali di concetti e pensieri espressi nei libri, nutrire la mente, possibilmente con cibi di buona qualità. Del resto, quello proposto è l'unico antidoto con il quale tutti, non solo i dialettofoni, possono fronteggiare le carenze linguistiche presenti oggi abbondantemente sia nell'espressione orale sia in quella scritta, in conseguenza del poco tempo che si dedica ormai alla lettura.

dialetto, lingua, italiani, Croazia, Slovenia

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engleski

Dialect, inimitable voice of the anthropological heritage of italians of Croatia and Slovenia

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dialect, language, Italians, Croatia, Slovenia

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Podaci o izdanju

177

2010.

9-58

objavljeno

0522-473X

Povezanost rada

Humanističke znanosti, Filologija