La memoria del confine (CROSBI ID 251669)
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Lazzarich, Marinko
talijanski
La memoria del confine
Nei testi letterari degli anni 1945-1956 che parlano dell’esodo degli italiani dalla città di Fiume il motivo del confine diventa il simbolo della conservazione di una identità nazionale divisa. Al contempo, il tema della terra natale perduta lega direttamente la letteratura fiumana a quella mondiale. In questo testo si propone un’analisi della letteratura della migrazione italofona e della questione dell’esodo dalla sponda orientale dell’Adriatico ; in particolare sarà osservato il costituirsi di identità individuali e di gruppo attraverso l’esperienza letteraria di convivenza propria della città di Rijeka (la Fiume di un tempo). Punto focale dell’analisi sarà l’elemento del multiculturalismo nella scrittura di Osvaldo Ramous (1905-1981), autore che rappresenta la continuità della letteratura italiana autoctona di Fiume, i cui scritti portano la testimonianza dei traumi storici che hanno segnato il destino dei suoi concittadini. Attraverso una lettura critica del romanzo Il cavallo di cartapesta (1969) si tenterà un esame della dimensione estetica e sociologica dell’interpretazione delle doppie identità di questa città di frontiera, cosa che, nel contesto di un’Europa contemporanea senza confini, rende attuale la questione della tolleranza verso l’altro.
esodo, letteratura di confine, identità repressa, rapporti letterari italo-croati, la questione adriatica
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engleski
The memory of the border
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exodus, border literature, repressed identity, Italo-Croatian literary relations, the Adriatic question
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