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El canto de l’esilio – poesie dialettali degli autori delle radici di Zara

“Esuli in patria”, più di ventimila, abbandonano Zara a causa dei tragici avvenimenti storici dopo la Seconda guerra mondiale, ma la città natia rimane sempre nei loro pensieri, il che viene soprattutto evidenziato in una ricchissima e intensissima attività pubblicitaria – nei numerosi giornali, riviste, libri che escono a partire dagli anni Cinquanta, la produzione dei quali non diminuisce nemmeno oggi. Parecchi di questi esuli zaratini italiani diventano poeti per esprimere la loro nostalgia per la città perduta. Il fenomeno che viene individuato nella loro produzione scritta è l’uso del dialetto zaratino veneto, che si trasforma in un espediente portante del conforto catartico per il dolore provato nei confronti della perdita del luogo di nascita non soltanto per i poeti, ma per i lettori delle loro opere. Lo scopo di quest’intervento è di dare una presentazione di tali autori e le loro opere scritte in dialetto zaratino-veneto, analizzando l’uso specifico del dialetto menzionato.

Zara, esilio, poesie dialettali

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