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Il ruolo catalizzatore del dominio veneziano nell’articolazione di alcune comunità popolane o contadine dalmate

Nella relazione vengono esaminate alcune entità dalmate territoriali o sociali che solo nel ambito del Commonwealth veneziano quattrocentesco svilupparono i tratti deffinitivi di comunità “affrontate” e “rappresentate” (Schmitt, Blockmans). Una prima serie di esempi viene trovata nelle comunità rurali privilegiate situate nell’entroterra di Zara, che avevano già un primo profilo comunitario quando diventarono parte del distretto zaratino. Il secondo caso va sull’articolazione del ceto popolano in diverse città dalmate, neccessaria per poter agire ed essere uditi nel gioco del potere tra le autorità veneziane e le istituzioni in mano del patriziato locale. Nel terzo esempio, quello della comunità urbana di Pago, si esamina come un nucleo di istituzioni comunali dopo il 1409 venne sviluppato in un comune “completo”, capace di prendere una posizione di più rilievo nel web di interessi economico-politici della Dalmazia veneziana. Lavorando su questi tre modelli, sarà discusso come il dominio venezano quattrocentesco agiva da catalizzatore nel processo di articollazione di alcune comunità dalmate in termini di definizione, struttura, rappresentanza, ordinamenti normativi, modi di communicazione ufficiale, ecc. In altre parole, invertendo l’obiettivo del convegno di “valutare in che misura le comunità hanno contribuito a strutturare e a stabilizzare il dominio e l’architettura sociale dello Stato veneziano” (Schmitt), che apre anche il tema più generale sul statebuilding from below, nell’intervento si cerca di capire come il dominio dello Stato veneziano ha contribuito a strutturare alcune comunità al suo interno.

Dalmazia, dominio veneziano, Quattrocento, comunità

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