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I Santacroce e l´Adriatico orientale (CROSBI ID 58724)

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Čapeta Rakić, Ivana I Santacroce e l´Adriatico orientale // I Santacroce. Una famiglia di pittori del Rinascimento a Venezia / Silvio Albini (ur.). Milano: Silvana Editoriale, 2017. str. 28-63

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Čapeta Rakić, Ivana

talijanski

I Santacroce e l´Adriatico orientale

L'argomento principale di questa relazione é l'attività artistica di un ramo della famiglia veneziana dei Santa Croce, le cui opere sono presenti nella parte orientale dell'Adriatico da molto tempo. Al centro delle indagni é la bottega fondata da Girolamo da Santa Croce (Santa Croce, Val Brembana, provincia di Bergamo, 1480-1485 – Venezia, 1556), la quale passa in eredità prima al figlio Francesco (Venezia, 1516 -1584), e poi al nipote Pietro Paolo da Santa Croce ( ? - Venezia, 1620). La bottega durante il XVI. secolo creava per i committenti dell'Adriatico orientale opere di tematica esclusivamente sacrale. Si tratta per lo più di opere create dalla commistione di più dipinti che facevano parte integrante dell'altare (polittico, trittico) e di altre costituite da un'unico dipinto. In tutto, si possono contare un centinaio di tavole. Nella zona orientale dell'Adriatico, da Kopar, sito nella zona settentrinale, fino a Kotor, verso sud, troviamo le opere della sopracitata bottega in circa sedici diverse località. Le datazioni risalgono al 1535 quando fu firmato e datato il polittico di Košljun, fino agli inizi del XVII. secolo. Lo stile della bottega rimase quasi del tutto invariato sin dai tempi della sua nascita, che collochiamo attorno all'anno 1516., fino al secondo decennio del XVII. secolo. La ricezione della bottega sul mercato artistico veneziano fu minore rispetto alla sua presenza nelle altre città del Veneto come nell'Italia meridionale e nella Dalmazia. Troviamo numerose opere uscite dalle botteghe nelle chiese e nei conventi dl'ordine francescano, nella provincia di San Girolamo. Riteniamo che almeno due dei padri guardiani del convento nella provincia, ebbero merito nella committenza e nella scelta iconografica delle opere presenti nelle chiese del loro ordine. Il prezzo del polittico di Cassione, documentato in archivio, testimonia che si tratta di una somma abbastanza alta rispetto a quelle che all'epoca venivano pagate per certe opere del mercato veneziano, il che significa che nella scelta delle opere, il fattore decisivo era il gusto del committente piuttosto che il prezzo. tLe pale d'altare, nate nella bottega dei Santa Croce, venivano spesso incorniciate con incisioni su legno dorato. I polittici incorniciati con le incisioni appaiono anche sui dipinti custoditi nelle diverse biblioteche e musei europei. Questi dipinti sono serviti come attributo per le ipotesi formulate sugli autori dei disegni delle pale d'altare, è considerevole inoltre la loro funzione nella bottega dei Santa Croce. È confermato l'uso di alcuni dei dipinti come modelli, i quali venivano presentati ai committenti durante la conclusione del contratto di commissione dell'opera.

Santa Croce ; Pittura ; cinquecento ; Venezia ; Dalmazia

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engleski

Santacroce and the Eastern Adriatic

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Santa Croce ; painting ; 16th century ; Venice ; Dalmatia

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28-63.

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I Santacroce. Una famiglia di pittori del Rinascimento a Venezia

Silvio Albini

Milano: Silvana Editoriale

2017.

88-366-3698-5

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