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The Italian language in the media: a comparative prosodic study of newscasts in Italy and Slovenia (CROSBI ID 637900)

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Brugnerotto, Sara ; Matticchio, Isabella ; Busà, Maria Grazia The Italian language in the media: a comparative prosodic study of newscasts in Italy and Slovenia // Il farsi e il disfarsi del linguaggio. L’emergere, il mutamento e la patologia della struttura sonora del linguaggio Bologna, Italija, 28.01.2015-30.01.2015

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Brugnerotto, Sara ; Matticchio, Isabella ; Busà, Maria Grazia

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The Italian language in the media: a comparative prosodic study of newscasts in Italy and Slovenia

Il parlato radiotelevisivo si differenzia sia dal parlato letto sia dal parlato spontaneo e può quindi essere considerato un tipo di parlato ‘ibrido’ poiché il testo è scritto con lo scopo di essere prodotto oralmente (Giannini e Pettorino 2010). Ė inoltre ipotizzabile che alcune caratteristiche del linguaggio radiotelevisivo si siano sviluppate in conseguenza del fatto che chi parla non riceve feedback visivo dagli ascoltatori. All’interno del parlato mediatico il linguaggio dei radio- telegiornali ha caratteristiche proprie dovute al fatto che, per la sua stessa funzione, esso deve fornire informazioni in modo semplice, chiaro, rapido e diretto. Infine, i testi per i radio- telegiornali devono essere concepiti e prodotti pensando ad un pubblico eterogeneo sia geograficamente che culturalmente e socialmente. Il parlato dei telegiornali in italiano è stato studiato da Pettorino e Giannini (per esempio, Pettorino e Giannini (1993) ; Giannini e Pettorino (1998), Giannini (2000, 2004). Un’indagine comparativa dell’italiano radiotelevisivo degli anni ‘50-‘60 e degli anni ‘90 (Pettorino 2002) ha evidenziato che l’evoluzione del parlato mediatico è caratterizzata da un graduale aumento della fluenza, della velocità di eloquio e del range tonale e da una diminuzione della velocità di articolazione e dei silenzi. Inoltre, l’italiano mediatico sembrerebbe andare verso una stabilizzazione delle pause e della durata sillabica ed una graduale sostituzione dei silenzi con picchi intonativi (Pettorino 2003). Questa trasformazione sarebbe dovuta al cambiamento di stile di vita e alla mancanza di tempo degli ascoltatori, che costringono i media ad adottare nuove strategie di comunicazione delle informazioni, ai fini di aumentare l’efficacia comunicativa. Il confronto di sistemi prosodici di lingue diverse (inglese, francese canadese, sloveno e giapponese) ha confermato che la tendenza riscontrata per l’italiano vale anche per altre lingue (Giannini e Pettorino 2010). Mancano invece studi sulla prosodia del parlato telegiornalistico di parlanti di una stessa lingua che vivono in due nazioni diverse. Lo scopo di questo lavoro è studiare comparativamente gli aspetti prosodici dell’italiano mediatico dei telegiornali parlato in Italia e in Slovenia. L’obbiettivo è quello di verificare possibili differenze tra i tratti prosodici di italiani e di appartenenti alla Comunità Nazionale Italiana (CNI) dell’Istria slovena. In Croazia e Slovenia è presente una comunità italofona (CNI), i cui appartenenti sono individui prevalentemente bilingui (italiano- sloveno, italiano-croato) che, nella maggior parte dei casi, acquisiscono la lingua italiana in famiglia e/o attraverso un percorso formativo in lingua italiana. All’interno della CNI, TV Koper-Capodistra funziona come un mezzo che da un lato riflette la lingua della comunità garantendone la diffusione e la sopravvivenza, dall’altro ne favorisce la codifica. È ipotizzabile che la lingua (italiana) parlata di TV Koper-Capodistria manifesti influenze sia dalla lingua mediatica parlata in Italia, per la vicinanza geografica e culturale, sia dalle lingue nazionali parlate in Slovenia e Croazia. Ė quindi possibile che ci sia una differenza nella prosodia dell’italiano mediatico parlato in Italia e nell’Istria slovena. In particolare, mentre in Italia, per richiamare l’attenzione del pubblico, l’evoluzione del parlato mediatico sembra stia andando sempre più verso la progressiva eliminazione delle pause silenti in favore dell’aumento del numero dei picchi intonativi (come riportato da Pettorino/Giannini (v. sopra)), questa ‘strategia’ non sembrerebbe venir adottata in egual misura dai Tg in lingua italiana in Slovenia. L’ipotesi verrà testata analizzando acusticamente un corpus costituito da: 4 telegiornali presi dal sito ufficiale della Rai Radiotelevisione Italiana (RAI Uno) ; 4 telegiornali di TvKoper- Capodistria, Slovenia. Gli 8 telegiornali sono prodotti da 8 parlanti diversi. Per ogni parlante sono stati raccolti 5 minuti circa di parlato in studio, escludendo quindi i servizi degli inviati. Del corpus preso in esame verranno analizzati: - Fluenza (n. sillabe/secondo) - Velocità di eloquio (sillabe/secondo) - Velocità di articolazione (sillabe/secondo) - Durata e presenza di pause (differenziate tra pause silenti e pause di respirazione) - Enfasi discorsiva (evidenziata dalla presenza di picchi intonativi). I risultati preliminari mostrano delle differenze tra i dati raccolti per questa ricerca e quelli raccolti da Pettorino /Giannini. Nello specifico, i dati raccolti mostrano 2 tipi di pause: quelle lunghe, di respirazione (durata media circa 350 ms) e quelle brevi dovute all’azione della glottide (in alcuni casi complete chiusure, in altri laringalizzazione, creaky voice). Le pause silenti sono rare e/o molto ridotte di durata. Sembra quindi che la velocità di elocuzione e di articolazione siano aumentatate rispetto agli studi condotti a fine anni ‘90. Ė possibile che questa maggiore velocità sia accompagnata da un maggior numero di picchi intonativi, come se i parlanti volessero comunque assicurare l’efficacia comunicativa dei propri enunciati sfruttando la variabilità prosodica nel discorso. Inoltre, i dati sembrerebbero confermare la presenza di differenze prosodiche nel parlato degli italiani e degli sloveni. L’italiano degli sloveni non sembra differenziarsi nella durata delle pause o nella velocità di eloquio/articolazione quanto piuttosto nella realizzazione dei picchi intonativi.

Italian language ; News broadcasting ; Raiuno ; Tv Koper-Capodistria

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Il farsi e il disfarsi del linguaggio. L’emergere, il mutamento e la patologia della struttura sonora del linguaggio

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28.01.2015-30.01.2015

Bologna, Italija

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