La politica linguistica della Serenissima verso i possedimenti di la da mar: il caso della Dalmazia (CROSBI ID 481796)
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Šimunković, Ljerka
talijanski
La politica linguistica della Serenissima verso i possedimenti di la da mar: il caso della Dalmazia
Il governo della Serenissima non prese mai nessuna misura per romanizzare la popolazione croata in Dalmazia, e il concetto di lingua ufficiale di stato era affatto sconosciuto a questo governo. Se i notai e i cancellieri avevano scritto in latino e poi in italiano, cio si poteva attribuire unicamente al prestigio che godevano queste lingue in Europa e non all'imposizione dell'uso di una determinata lingua da parte del governo. Del resto la stessa lingua veneziana, benché fosse fortemente in uso in tutto il territorio della Serenissima, non era mai stata imposta in nessun modo né tutelata dalle leggi. La Repubblica di Venezia sebbene avesse imposto l'uso della lingua italiana nell'amministrazione e sebbene non avesse fatto molto per l'istruzione delle sue popolazioni, non aveva condotto mai una consapevole e intenzionale politica smazionalizzatrice volta a reprimere le usanze e la lingua di quella popolazione.
l popolo croato; la Dalmazia; la politica linguistica; la lingua croata; la lingua italiana; la lingua veneziana; la lingua ufficiale; il plurilinguismo
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engleski
The linguistic politics of the Serenissima toward the dominions di la da mar: the case of Dalmatia
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The people of Croatia; Dalmatia; the linguistic politics; the croatian language; the italian language; the venetian language; the offitial language; the plurilinguism
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Podaci o prilogu
95-104-x.
2001.
objavljeno
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Mito e antimito di Venezia nel bacino adriatico (secoli XV-XVIII)
Sante Graciotti
Rim: Il Calamo
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pozvano predavanje
29.02.1904-29.02.2096