I "Canti clandestini" della coscienza storica (CROSBI ID 611890)
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Moscarda Mirković, Eliana
talijanski
I "Canti clandestini" della coscienza storica
L’analisi si concentra su una delle prime sillogi cergolyane, Canti clandestini. Nove poesie in lessico triestino, edita a Trieste nel 1972, ma come precisa l’autore, nata durante il secondo periodo bellico. La gamma degli argomenti che trovano espressione nei versi di Cergoly (le lotte della Resistenza, il calvario degli Ebrei) svelano una figura poetica dotata di alto vigore morale ed umano, che sa far propri i drammi e che non esita nel farsi coinvolgere direttamente in essi. Il poeta affronta con una constatazione particolarissima il sentimento di tante «inutili stragi» che hanno travagliato la sua terra. Ciò comporta la scelta di dimensioni linguistiche nuove, sia nel senso della «durata» sia della «spazialità», con cui confrontare la tensione della parola poetica. La documentazione storica e il racconto ellittico sono «disturbati» dall’interferenza di migliaia di codici linguistici, mescolanze manifestamente «impure», nel tentativo di dar voce ed espressione a tutta la drammaticità dell’esperienza della guerra.
Canti clandestini; Cergoly; Trieste; plurilinguismo; guerra
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engleski
The "Clandestine Songs" of historical consciousness
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Clandestine Songs; Cergoly; Trieste; multiligualism; war
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Podaci o skupu
Convegno ICOJIL 7 - Letteratura italo-ebraica e cultura mitteleuropea
predavanje
09.06.2014-11.06.2014
Ljubljana, Slovenija