L'intermezzo degli anni Cinquanta : tra informazione e formazione (CROSBI ID 47376)
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Mazzieri Sanković, Gianna
talijanski
L'intermezzo degli anni Cinquanta : tra informazione e formazione
La presenza di una pagina culturale ne "La Voce del Popolo" negli anni '50, significa, per una grossa fetta della minoranza, l' unica possibilità di informazione culturale, data l' ancora scarsa comunicabilità oltre confine (e qui per comunicazione s' intende pure quella libraria). L' influsso e l' importanza che questi contenuti letterari quotidiani assumono, specie per la formazione di un gusto e di un orizzonte culturale comuni a tutta la minoranza italiana, sono maggiori di quanto finora si sia ritenuto. Indirizzi programmatici, direzioni ideologiche, comunicazioni selezionate secondo uno schema prefissato dalla redazione del giornale, tendono a offrire al lettore una possibilità di adeguamento alla nuova realtà socialista e mantengono, nel contempo, un contatto con la cultura madre, perlomeno in forme accessibili agli indirizzi di politica culturale jugoslava (quelle cioè del neorealismo). Pagine importanti, anche se non sempre riuscite, perché consentono il sostegno di un' attività letteraria viva specie negli anni in cui l' esodo intellettuale minaccia di creare un vuoto forse fatale per la tradizione letteraria italiana. La loro funzione viene via via attenuandosi con l' inizio degli anni Sessanta. Continuerà ad esistere una pagina dedicata ad argomenti di letteratura, arte e cinema, ma questa, specie con la nascita della rivista culturale "La battana", avrà allora un altro significato. L' elevamento ideologico-professionale viene imposto in base alle risoluzioni del III Plenum del Comitato Centrale del Partito comunista jugoslavo dedicato ai compiti della scuola e del suo avvicinamento delle masse. Nell' articolo Elevamento ideologico e professionale, pubblicato sull' "Almanacco degli Italiani dell' Istria e di Fiume" del 1951, si spiega che lo sviluppo della società socialista impone che tutti gli insegnanti, maestri, professori, esplichino un' attività ben diversa da quella di un tempo. Oltre al lavoro a scuola, infatti, gli insegnanti devono essere impegnati in una lotta costante per allargare e migliorare la propria preparazione ideologica e professionale al fine di poter interpretare giustamente, su basi scientifiche e materialistiche, la materia da esporre. Il lavoratore culturale o si adegua perché crede all' ideologia dominante, o si allinea per desiderio di affermazione o, a volte, anche per paura, diventando l' esecutore delle direttive di Partito. C' è, infine, un intellettuale che si isola e piuttosto che giungere a compromessi preferisce non esporsi. L' isolamento, comunque, come risulta evidente pure dall' esempio fatto, non è ben visto dalle autorità. Il nuovo intellettuale deve essere un organizzatore di cultura, la sua partecipazione viene considerata come adesione a un' iniziativa collettiva, e nasce spontanea la domanda, posta già da Gramsci riguardo il personale tecnico politico, circa l' elaborazione e la modificazione dell' educazione di questi nuovi tipi di funzionari.
giornali, riviste, politica culturale, informazione, formazione
ISBN 978-953-230-130-4 (cjelina)
engleski
The interlude of the Fifties : between information and training
nije evidentirano
newspapers, magazines, cultural politics, information, training
nije evidentirano
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107-122.
objavljeno
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Milani Kruljac, Nelida ; Dobran, Roberto
Pula : Rijeka: Znanstvena udruga Pietas Iulia ; EDIT
2010.
978-953-230-131-1