talijanski

Doppia esperienza di un curatore di antologie

L'autore cerca di definire la sua propria metodologia di curatore, in maniera non istituzionale: intendendo l'antologia come interpretazione critica, confronto, stimolo, al limite come provocazione. Si passa in seguito alle visuali incrociate: la presentazione dei poeti italiani (Novi talijanski pjesnici, 1971 ; Antologija talijanske poezije XX stoljeća, 1982 ; Zrakasti subjekt. Talijanski pjesnici 20. stoljeća, 2003 ; quest'ultimo con l'indice - suddivisioni e nomi - segnato a pie' di pagina) nella scia d'una ricezione secolare, rispettivamente la presentazione dei poeti croati (Otto poeti croati, 1974 ; Giovane poesia croata, 1992 ; Vicini ignoti, 1992 ; oltre a Nikola Šop, a parte, e un'antologia in attesa di pubblicazione) in un contesto culturalmente impreparato e, a volte, non privo di pregiudizi. Si accenna pure agli echi nella critica in ambedue le direzioni, compreso qualche aneddoto emblematico e non pochi paradossi.

antologia; poeti; Novecento; Italia; Croazia

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