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La moralità e la religiosità nelle opere teatrali di Niccolò Machiavelli

L’obiettivo principale di questa tesi di laurea è analizzare la moralità e la religiosità nelle opere teatrali di Niccolò Machiavelli, cioè nelle commedie La Mandragola e La Clizia. Niccolò Machiavelli era il segretario fiorentino e questo aveva il grande ruolo perché aveva l’opportunità di essere la parte dell’attività politica italiana. Dopo introduzioni di Machiavelli, vedremo il contesto drammaturgico e la trama della Mandragola e Clizia. Per la comprensione di Machiavelli come drammaturgo è molto importante conoscerlo come filosofo e politico perché tutto il suo pensiero filosofico e politico è improntato nelle trame e nei personaggi delle commedie. Lui si considera come il fondatore della scienza della politica. Il suo nome è diventato il sinonimo per la politica senza scrupoli, cioè il termine machiavellismo. La Mandragola e la Clizia erano divertenti per gli spettatori per il loro linguaggio volgare e sono diventate un esempio per la costruzione drammatica e la caratterizzazione comica. Entrambe le commedie hanno lo scopo di provocare le riflessioni per le domande e le discussioni etiche, cioè non erano solo per ridere, ma anche lo stimolo per pensare ai temi difficili. Dunque, le commedie erano il mezzo di Machiavelli per trasmettere le sue idee politiche alla gente. Nelle commedie vediamo i concetti come morale, religione, fede, amore in contesto molto sbagliato, cioè i concetti che cambiavano secondo la società sbagliata, secondo la gente che cambia tutto come piace a loro ad ogni costo. La grandezza di Machiavelli è che aveva coraggio di scrivere delle cose che sono importanti. Come filosofo vero lui ha stimolato il pensiero della gente, ha fatto domande e critiche contro la società e così ha aperto la strada per il nuovo pensiero per le generazioni future.

Machiavelli, moralita', religiosita', politica, Mandragola

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