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Il ruolo dell"Apocalisse" e della figura di Giuda Iscariota nella ricezione ermeneutica di Jorge da Burgos ne "Il nome della rosa"

Nell'articolo si cerca di offrire la risposta alla domanda fatta da Umberto Eco nelle «Postille» a «Il nome della rosa»: Perché Jorge da Burgos evoca nel nome J. L. Borges e perché Jorge è così malvaggio? La persona fittizia di J. L. Borges nel romanzo di Eco si interpreta come una tipica alegoria postmoderna ma la chiave della ricezione ermeneutica di Jorge da Burgos non si cerca in questa allegoria ma nelle interpretazioni di alcune metafore epistemologiche elaborate nelle novelle «I Teologi» e «Tre versioni di Giuda» di J. L. Borges. Le analisi dei vari aspetti ideologici ed ermeneutici di Jorge da Burgos rivelano il ruolo significativo di alcune metafore doppiamete codificate di J. L. Borges nella costruzione del suo personaggio e del flusso narrativo di cui Jorge da Burgos è il promotore principale. Le analisi si fondano sull'approccio metodologico sviluppato nel libro del critico francese V. Jouve «L'effet- personage dans le roman» e su altri approcci metodologici poststrutturalisti.

U. Eco

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