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I catasti veneziani all’Archivio di Stato di Zara

La sistematica misurazione catastale della Dalmazia fu condotta al tempo della seconda amministrazione austriaca, più precisamente dal 1823 al 1838. Tuttavia, anche precedentemente a questa prima misurazione sistematica, la Dalmazia aveva avuto una lunga e ricca storia catastale, sebbene non così sistematica come nel XIX secolo. La redazione dei singoli catasti era legata principalmente ai cambiamenti territoriali avvenuti durante le guerre turco-veneziane dal XVI al XVIII secolo. I catasti venivano dunque creati separatamente in seguito alle espansioni del dominio veneziano in Dalmazia: dall'Acquisto Vecchio, attraverso l'Acquisto nuovo – Linea Grimani fino all'Acquisto nuovissimo – Linea Mocenigo. Il materiale dei catasti della Dalmazia (le mappe e i relativi libri catastali), che è stato preservato, è conservato presso l’Archivio di Stato di Zara. La prima categorizzazione e inventariazione dell’archivio è stata effettuata nel XIX secolo, quando sono state create separate unità di documentazione (dal fondo dell’archivio) il cui contenuto forma il cosiddetto catasto veneziano della Dalmazia. Questo materiale è della massima importanza per il passato della Dalmazia e in quanto tale rappresenta una delle unità più preziose dell'Archivio di Stato di Zara. Di conseguenza, i ricercatori di diversi profili riconoscono i catasti veneziani come una fonte insostituibile per le loro ricerche, pertanto questo materiale è tra i più utilizzati. Nel mondo contemporaneo delle tecnologie dell'informazione e della comunicazione gli archivisti devono affrontare nuove sfide: come rendere questo materiale più accessibile a tutti gli utenti interessati. A tale riguardo è inevitabile che si imponga la questione della sua digitalizzazione e della sua disponibilità in rete.

Zara, Archivio di Stato, Mappe catastali, Digitalizzazione

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