L'applicazione e l'applicabilità del modello relativistico di Muljačić. Il caso del veneto-dalmata a Zara (CROSBI ID 65337)
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Škevin, Ivana ; Jazidžija, Antonia
talijanski
L'applicazione e l'applicabilità del modello relativistico di Muljačić. Il caso del veneto-dalmata a Zara
A partire dalla sua relazione al XX Congresso Internazionale di Studi della SLI (Bologna 1986), Žarko Muljačić ha cominciato a costruire un modello con cui intendeva superare il binomio Abstandsprache e Ausbausprache di Kloss (sviluppato principalmente per le ricerche sociologiche e riveduto e modificato da Muljačić e da altri linguisti). Modificando il binomio, Muljačić crea un approccio relativistico, un modello dinamico e applicabile a tutte le situazioni sociolinguistiche (cfr. Muljačić 1989, 1991a, 1991b, 1993, 1996, 1998 e 2000). Questo approccio, che tiene conto della distinzione fra macrodiglossia e microdiglossia, Muljačić applica in diversi campi linguistici – dalla genesi delle lingue fino alle ricerche sociolinguistiche contemporanee. Il contributo, ispiratosi all'affermazione di Muljačić (1998: 128) che in condizioni microdiglottiche e macrodiglottiche possono trovarsi non solo varietà di una stessa lingua ma anche lingue diverse, appartenenti qualche volta a famiglie diverse, si propone di applicare il modello relativistico alla comunità di minoranza linguistica italiana a Zara. In questo modello dinamico tutte le opzioni restano aperte, il che rende la rete di rapporti tra le lingue suscettibile di cambiamenti in ambedue le direzioni (Muljačić 1998: 130). Questo lavoro prende in esame la comunità in cui il veneto si usa ancora, anche se il suo potere sociale e linguistico si sta facendo sempre più debole, cioè quella di minoranza italiana a Zara. Attraverso un percorso di lavori di Muljačić usciti dopo il XX Congresso della SLI, con i quali ha delucidato la situazione sociolinguistica italiana rivedendola alla luce relativistica, si arriverà alla discussione sull'applicabilità del modello nella comunità di parlanti dello zaratino. Lo zaratino, conosciuto anche come il veneto–dalmata, è il risultato dello sviluppo del veneto coloniale entrato in contatto con le varietà dialettali regionali croate. Questa varietà veneta nella comunità di parlanti dello zaratino oggi occupa il posto della lingua bassa (LB). È una situazione macrodiglottica che Muljačić (1993: 43) chiamerebbe a doppio tetto poiché il più importante statoletto croato vi figura da prima e lo statoletto italiano da seconda LA, come lingua media (LM) figura il croato-ciacavo, mentre come due LB, eteroetniche, figurano lo zaratino e l'arbanese. Data la complessità linguistica della comunità di parlanti dello zaratino, il contributo, attraverso l'applicazione dell'approccio relativistico di Muljačić, si propone di stabilire le relazioni di potere sociale, politico e linguistico tra gli idiomi.
Muljačić, modello relativistico, veneto, Zara
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engleski
Application and Applicability of Muljačić's Relativistic Model. The Case of Venetian dialect in Zadar
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Muljačić, relativistic model, Venetian, Zadar
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477-491.
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La cultura linguistica italiana in confronto con le culture linguistiche di altri paesi europei dall'Ottocento in poi. Atti del L congresso internazionale di studi della società di linguistica italiana (SLI).
Da Milano, Federica ; Scala, Andrea ; Vai, Massimo ; Zama, Rita
Rim: Bulzoni
2018.
978-88-6897-108-3