I confini reali e i confini linguistici nella prosa di Fulvio Tomizza (CROSBI ID 65066)
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Roić, Sanja
talijanski
I confini reali e i confini linguistici nella prosa di Fulvio Tomizza
I confini sono un tema e problema costante della storia europea: l’Italia ha a oriente un confine continentale e marittimo con il mondo slavo. Nella letteratura italiana il tema dell’instaurazione del nuovo confine orientale dopo il 1945 è centrale nella Trilogia istriana di Fulvio Tomizza (Giurizzani, 1935 – Trieste, 1999). Nel suo primo romanzo Materada (1960) i contadini stanno per lasciare il loro villaggio istriano per trasferirsi nelle città, o nella campagna oltreconfine. L’autore riporta la situazione linguistica ibrida sul terreno, dove s’incontrano lingue di matrice linguistica diversa, romanza e slava. Mi soffermo su alcune soluzioni traduttive nell’edizione croata del 1986, confrontandole anche con le rispettive scelte nell’edizione tedesca del 1993. Anche se erano trascorsi decenni dalla pubblicazione dell’originale, gli esempi scelti confermano le difficoltà nel tener conto della distanza temporale e nella ricerca delle soluzioni adeguate alla situazione politica e ideologica dell’epoca.
confini reali ; confini linguistici ; elementi alloglotti ; traduzione ; contesto ideologico
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engleski
Real and Linguistical Borders in Fulvio Tomizza's Prose
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real borders ; linguistical borders ; foreign elements ; translation ; ideological context
nije evidentirano
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365-375.
objavljeno
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Per Aleksander Naumow
Banjanin, Ljiljana ; Lazarević Di Giacomo, Persida ; Stantchev, Krassimir
Alessandria: Edizioni dell'Orso
2019.
978-88-6274-987-1