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Il reportage narrativo di un breve soggiorno americano: Neve a Manhattan, l'America di Pier Antonio Quarantotti Gambini

Il saggio esamina l'opera Neve a Manhattan di Pier Antonio Quarantotti Gambini, pubblicata nel 1998 a cura di Raffaele Manica. Nell'inverno del 1939 Quarantotti Gambini si recò negli Stati Uniti come inviato della Società di Navigazione «Italia». In Neve a Manhattan sono raccolte le impressioni scritte dallo scrittore istriano durante e dopo il breve soggiorno di dodici giorni a New York, Philadelphia e Boston, mai pubblicate in precedenza. Le puntuali annotazioni, che costituiscono un insieme di reportages narrativi di un paese che sgomenta e confonde lo scrittore/reporter, sono il risultato della volontà di comprendere senza pregiudizi e nevrosi un mondo tanto diverso dal proprio, di capire la sua enorme vitalità, di intenderne l'anima puritana e al contempo pagana, di cogliere il significato della presenza di diverse nazionalità, ossia di quel miscuglio di popoli diversi che era una caratteristica positiva della società americana, e di capire, infine, l'alienazione prodotta dal sistema consumistico e materialistico già evidente nei cittadini americani. Nel lavoro si evidenzia come la necessità di rendere palese la veridicità del racconto da un lato e il bisogno di spiegare una realtà diversa da quella conosciuta dall'altro, inducono lo scrittore ad adottare alcuni espedienti retorici che sono elementi costanti del reportage narrativo e, in genere, della letteratura odeporica.

Pier Antonio Quarantotti Gambini, reportage narrativo, viaggio, letteratura odeporica, cultura

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