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Tertulliano e l'importanza del “ritornare bambini” (repuerescere) (CROSBI ID 676715)

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Bodrožić, Ivan ; Kraft Soić, Vanda Tertulliano e l'importanza del “ritornare bambini” (repuerescere) // Il bambino nelle fonti cristiane (secc. I-V). Rim: Nerbini, 2019. str. 263-273

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Bodrožić, Ivan ; Kraft Soić, Vanda

talijanski

Tertulliano e l'importanza del “ritornare bambini” (repuerescere)

Nell'Apologeticum 9 Tertulliano lancia i suoi strali contro l’ipocrisia pagana, che accusa falsamente i cristiani di immoralità e incesto, sebbene i pagani compiano gli stessi delitti rinfacciati ai cristiani. Lo scrittore di Cartagine cerca di far cadere tali accuse, adducendo come prova dell'innocenza dei cristiani l'importanza da loro tributata alla castità: essa li mette al riparo da relazioni illecite, da ogni eccesso di concupiscenza dopo il matrimonio, nonché dall’eventualità di incesto. Secondo Tertulliano, tale accusa nel caso di alcuni cristiani appare addirittura del tutto fuori luogo, perché protetti da una continenza verginale, che li rende “vecchi fanciulli”: quidam multo securiores totam vim huius erroris virgine continentia depellunt, senes pueri (Apol. 9, 19). Partendo dall’espressione senes pueri, si cercherà in primo luogo di analizzare in che modo Tertulliano concepisce la verginità e lo status di innocenza, propri del cristianesimo, nel senso di un ritorno allo stato di bambini, ovvero come una condizione di moralità perfetta. Tuttavia, in un altro testo di qualche anno posteriore, il De baptismo, lo scrittore di Cartagine sembra mostrare delle incertezze in merito a tale stato, allorché si oppone al battesimo dei bambini, poiché a loro manca una componente essenziale della vita umana. Il difetto dell’età puerile, secondo Tertulliano, sta nel fatto che questa aetas non è in grado di apprendere e, pertanto, di conoscere Cristo. Per questo motivo egli non ritiene opportuno battezzare i bambini piccoli, nonostante abbia presente il detto del Signore: Nolite illos prohibere ad me venire (Mt 19, 14). Il principio interpretativo su cui sviluppa il suo pensiero è: Fiant Christiani cum Christum nosse potuerint (De baptismo 18). Infine, nell'Adversus Valentianianos, contro gli gnostici che giudicano i cristiani semplici e incapaci di conoscenza intellettuale, Tertulliano cerca di controbattere, chiamando in causa l’esempio dei bambini innocenti che con il proprio sangue hanno dato testimonianza di Cristo (cf. Mt 3, 16): qui si mette in risalto la capacità dei fanciulli e degli infanti di essere veri sapienti (si tratta del concetto del puer senex). Egli ripropone e insiste sull'importanza di ‘ritornare bambini’ (repuerescere), secondo il monito dell’Apostolo (1 Cor 14, 20) e in linea con l’insegnamento del Signore, per cui il ‘diventare come bambini’ è condizione fondamentale per entrare nel Regno dei cieli (cf. Mt 18, 3).

Tertulliano, bambini, gnosticismo, gnosi valentiniana

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engleski

Tertullian and the importance of ”returning children” (repuerescere)

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Tertullian, children, gnosticism, valentinian gnosis

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Podaci o prilogu

263-273.

2019.

objavljeno

Podaci o matičnoj publikaciji

Il bambino nelle fonti cristiane (secc. I-V)

Rim: Nerbini

978-88-97351-27-6

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Nepoznat skup

predavanje

29.02.1904-29.02.2096

Povezanost rada

Teologija